martedì 3 aprile 2012

Dieta e Sclerosi Multipla




Dieta per la Sclerosi multipla
La dieta per il malato di sclerosi multipla deve essere ricca di Acidi grassi essenziali e antiossidanti .

Negli ultimi anni sono state effettuate una serie di ricerche per individuare eventuali relazioni tra la progressione della sclerosi multipla e l’alimentazione. Anche se non ci sono dati certi, si sono riscontrati benefici in quei pazienti che seguono una particolare dieta, ricca di acidi grassi essenziali e antiossidanti.

Gli acidi grassi essenziali, o insaturi, costituiscono una parte importante del tessuto cerebrale e della guaina mielinica, costituendo quindi parte del tessuto nervoso. Questi si trovano nell’olio di primula, di girasole e di mais, di pesce e nel seme di lino.
Gli antiossidanti, invece, eliminano i radicali liberi, che reagendo con la mielina (e altri tessuti corporei) possono provocare danni. Essi sono contenuti nella vitamina E (frutta, burro, cereali, oli vegetali); nella vitamina C (agrumi, i kiwi, peperoni, pomodori o verdure a foglia verde); o nella vitamina A (frutta, carote).

La dieta nella Scelrosi Multipla deve aumentare la presenza nel nostro organismo di acidi grassi essenziali, antiossidanti, acido folico e vitamina B12. Occorre quindi usare come condimento ad esempio l’olio di girasole, di oliva, di mais (purchè contengano grassi polinsaturi); mangiare 2-3 volta la settimana il pesce; preferire la carne di pollo, tacchino o comunque bianche e magre (contengono meno grassi saturi rispetto alla carne rossa); abbondare con frutta e verdura (ricche di vitamine e acidi grassi essenziali) e con i legumi, che sono ricchi di proteine e attenuano il senso di stanchezza.
Alimentazione e Sclerosi multipla

Bisogna, invece, limitare il caffè, il vino o le bevande alcoliche e cercare di evitare tutti quegli alimenti ricchi di grassi saturi come i salumi, le salse, i fritti, gli snack (merendine confezionate, torte), i dolci ricchi di zuccheri e tutti gli alimenti in scatola.

La sclerosi multipla può presentarsi in maniera diversa da paziente a paziente ed è caratterizzata da più stadi della malattia, per questo motivo è sempre utile chiedere comunque consiglio al medico, che potrà indicare la dieta più adatta.